il mondo di
Brianza Quiz
Tante realtà della Brianza, insieme
«E sicome la stabiliss la leg 40 dal ‘868
che dopo ‘l process gh’è la luganega e ‘l risott,
la sentenza a la fin la pò vess pronunziada:
la Giubiana, stasira, ca la sia brusada!»
(dalla Sentenza del Processo alla Giubiana, trascritta in grafia milanese classica)
Cosa serve per creare un gioco a quiz sulla Brianza?
a) Profondo amore per il territorio
b) Un team di sviluppo multidisciplinare
c) Una grandissima squadra di collaboratori locali
d) Tutte le precedenti
Se la tua risposta è D, hai già capito qual è lo spirito del gioco!
Sono veramente tante le persone che ci hanno aiutato a realizzare questo quiz, grandissime realtà ben radicate sul territorio che ci hanno raccontato aneddoti e curiosità sulla Brianza e sulle loro attività.
Non resta che scoprirle tutte…
saprete rispondere ai quiz su di loro?

WeLocal / T Connetto
Il gioco è stato realizzato in collaborazione con WeLocal e TConnetto.
La loro è una guida innovativa alla scoperta nostro amato territorio, che grazie ad una visione moderna della Brianza, ci ha aiutato ad integrare, selezionare e revisionare i contenuti, per offrire una esperienza più local possibile!
Viaggio in Brianza
Alessandro e Giovanni sono due ragazzi che si conoscono da tutta una vita. Nati e vissuti in Brianza hanno deciso di dare vita ad un progetto di promozione turistica che fosse in grado di far apprezzare il loro territorio anche ai più scettici: Viaggio in Brianza.
Credono che la Brianza sia un luogo poco valorizzato dal punto di vista artistico, culturale e naturale e meriterebbe di divenire un’accogliente meta turistica, oltre che essere apprezzata da tutti coloro che ci vivono inconsapevoli della sua bellezza.
Il loro progetto si concretizza in una rubrica sul sito casateonline.it e una pagina Instagram, @viaggioinbrianza, dove raccontano le tappe del loro viaggio attraverso i palazzi, le chiese, i parchi, le ville di questo territorio che ha da dare molto di più di quello che si crede.
Non si sono tirati indietro nemmeno davanti a questa nuova sfida: appena li abbiamo contattati hanno subito accolto la nostra proposta e si sono messi al lavoro.
Il loro contributo sono state decine di fotografie con altrettante spiegazioni, notizie ed aneddoti che hanno arricchito le domande multimediali della app.
BrianzaSays
Una fonte di ispirazione per chi vuole riscoprire il dialetto in una veste completamente nuova!
La genesi di questa realtà è simbolo dell’operosità tutta brianzola, come ci racconta il suo creatore:
“È il 23 ottobre 2019 quando decido di pubblicare su Instagram il primo post di Brianzasays, la pagina social che racconta il dialetto brianzolo e lo traduce in inglese. La parola è “Cadrega”, diventata celebre oltre i confini lombardi grazie ad Aldo, Giovanni e Giacomo nel film “Tre uomini e una gamba“.
E’ iniziato tutto per caso, ho iniziato a postare delle frasi senza nessuna aspettativa. Avevo visto pagine simili a Milano e Roma e mi sono chiesto se ce ne fosse una anche brianzola. Quando ho scoperto che non esisteva ho iniziato in sordina, senza dire niente a nessuno. Nel giro di qualche mese sono arrivati tantissimi follower e ora abbiamo una comunità di circa 20 mila utenti. L’obiettivo per me era creare qualcosa di divertente che fosse però in grado di ricordare agli utenti momenti felici legati a quelle parole. Io lego il dialetto, ad esempio, all’infanzia con mia nonna. Da piccolo quando sentivo queste “strane” espressioni ero incuriosito e anche un po’ affascinato: era una lingua nuova e, alle mie orecchie, anche simpaticissima. Adesso tutti questi ricordi si sono trasformati in un hobby, la pagina Brianzasays.”
Brianza Foto
Brianzafoto da anni lavora per raccontare il territorio e le sue bellezze. Attraverso i migliori scatti della Brianza, sveliamo luoghi più e meno noti dell’intera zona, testimoniando la passione per il nostro territorio e l’attaccamento alle nostre radici. Non mancano neppure le iniziative più interattive. Così dalla condivisione delle fotografie si passa alla scoperta di ricette, tradizioni e cultura brianzole, conducendo gli utenti in un viaggio dal sapore genuino, solare e divertente
Insieme a loro abbiamo pensato di proporre un contest per raccogliere fotografie da inserire nella app di BrainzaQuiz. A tutti i fotografi ed appassionati brianzoli (e non solo) abbiamo chiesto di rappresentare il nostro territorio con degli scatti su categorie differenti:
- CHIESE E MONUMENTI;
- NATURA E PAESAGGIO;
- PERSONAGGI;
- DETTAGLI;
- ORIGINALE E INASPETTATO;
Il risultato sono delle immagini che descrivono una Brianza variegata e ancora una volta sorprendente! Potrete presto vederle tutte qui.
Incantevole Brianza
Quello che fa ce lo facciamo spiegare direttamente da lei!
“Mi presento☺️, mi chiamo Cristina Ghioni e ho fondato la pagina Facebook e Instagram dal nome “Incantevole Brianza“ per dare vita alle numerose fotografie scattate assieme al mio compagno Andrea Burzì, una guida Ambientale escursionistica che mi porta in maniera inesorabile a scoprire il territorio che ci circonda come la Brianza, ricca di bellezze naturali come laghi, fiumi , boschi , fertili pianure, paesaggi mozzafiato e naturalmente la storia. Immergiti con noi in questo gioco ed esplora la magnifica terra di Brianza. “
Cristina ed Andrea.
Cristina ha messo a disposizione del gioco dei magnifici scatti di luoghi INCANTEVOLI della Brianza, per permetterci di raccontare un paesaggio che non smette mai di stupirci!
Troverete le sue fotografie nell’app: saprete indovinare in quali luoghi magici le ha scattate?
Ecomuseo Adda di Leonardo
L’Ecomuseo Adda di Leonardo è un museo diffuso, all’aperto, che si snoda lungo l’alzaia dell’Adda e comprende i comuni di Imbersago, Robbiate, Paderno d’Adda, Cornate d’Adda, Trezzo sull’Adda, Vaprio d’Adda, Canonica d’Adda, Cassano d’Adda e Fara Gera d’Adda. L’Ecomuseo è impegnato nella valorizzazione culturale e turistica dei suoi luoghi attraverso numerosi fronti di lavoro, fra cui la conservazione del patrimonio immateriale (memoria storica, tradizioni, dialetti, prodotti tipici), la promozione di un racconto del territorio che rende visibile la ricchezza del patrimonio di beni culturali, naturalistici e paesaggistici e la creazione di una rete di lavoro che unisce gli attori impegnati nella cultura e nel turismo per sviluppare sinergie e favorire lo sviluppo sostenibile del territorio.
In che anno i nove Comuni coinvolti hanno RICOSTRUITO l’Ecomuseo «Adda di Leonardo»? Scegli fra: 2004 | 2015 | 2019 | 2022
RISPOSTA: 2019
Parco Adda Nord
Il Parco Adda Nord è stato istituito nel 1983 e interessa i territori rivieraschi dell’Adda lungo il tratto che attraversa l’alta pianura, a valle del lago di Como. In questo ambito il fiume, dopo aver formato i laghi di Garlate e Olginate, si snoda spesso tra rive profonde, evidenziando la tipica conformazione del “ceppo”, e dà forma a un caratteristico paesaggio, immortalato anche nelle opere leonardesche.
Ha una superficie di 8.980 ettari e include 35 Comuni (Airuno, Bottanuco, Brivio, Busnago, Calco, Calolziocorte, Calusco d’Adda, Canonica d’Adda, Capriate San Gervasio, Casirate d’Adda, Cassano d’Adda, Cisano Bergamasco, Cornate d’Adda, Fara Gera d’Adda, Galbiate, Garlate, Imbersago, Lecco, Malgrate, Medolago, Merate, Monte Marenzo, Olginate, Paderno d’Adda, Pescate, Pontida, Robbiate, Solza, Suisio, Trezzo sull’Adda, Truccazzano, Vaprio d’Adda, Vercurago, Verderio e Villa d’Adda) e le Province di Bergamo, Lecco, Monza e Brianza, Città Metropolitana di Milano. In pratica, da nord a sud, parte da Lecco e arriva fino a Truccazzano.
Il Parco è particolarmente ricco dal punto di vista architettonico e monumentale: assumono infatti grande interesse le opere di ingegneria idraulica e le centrali idroelettriche, progettate all’inizio del secolo scorso, che si inseriscono nell’ambiente con singolare eleganza. Notevoli anche altre opere di ingegneria, tra cui il ponte in ferro di Paderno, nonché gli esempi di archeologia industriale, come il villaggio Crespi d’Adda in Capriate San Gervasio, che fa parte della lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.
Non mancano, ovviamente, gli elementi naturalistici. Il Parco Adda Nord ospita oltre 170 specie di fauna regolarmente censite, tre Zone Speciali di Conservazione (Palude di Brivio, Lago di Olginate e Oasi Le Foppe di Trezzo) e una Zona di Protezione Speciale (Il Toffo). Circa il 20% della superficie dell’area protetta è ricoperta da foreste (1.798 ettari) costituite per la maggior parte da robinieti, pioppeti e rimboschimenti di latifoglie autoctone.
L’attuale Consiglio di Gestione presieduto da Francesca Rota sta lavorando molto per favorire la fruizione turistica e a questo proposito si ricorda che il Parco Adda Nord è attraversato quasi per intero, lungo l’argine del fiume, da un sentiero ciclopedonale.
Come si chiama l'imbarcazione storica utilizzata come logo del Parco Adda Nord? Scegli fra: Maria | Rosa | Lucia | Valeria
RISPOSTA: LUCIA
MEAB – Museo Etnografico dell’Alta Brianza
Il Museo Etnografico dell’Alta Brianza è un luogo di ricerca e di documentazione sulle culture, di ieri e di oggi, presenti nel territorio. Museo delle voci e dei gesti, oltre che di oggetti, propone mostre, conferenze, pubblicazioni su vari fenomeni collettivi, nonché laboratori per le scuole e i gruppi.
Il Museo Etnografico dell’Alta Brianza conduce le sue ricerche secondo i metodi e il punto di vista di quale scienza? Scegli fra: Archeologia | Antropologia | Psicologia | Biologia
Il Museo Etnografico dell'Alta Brianza propone ogni anno una mostra dedicata ad un fenomeno sociale o a una cultura significativa per il territorio. Quale di questi temi è stato affrontato? Scegli fra: La criminalità nei secoli passati | L’artigianato del mobile | Il lavoro dei burattinai | Il ciclismo come gioco e professione
RISPOSTA: Il ciclismo come gioco e professione
Nei repertori dei canti di tradizione orale, registrati in Brianza nel corso del ‘900, si trovano molti esempi di testi in italiano, invece che in dialetto. Di cosa si tratta? Scegli fra: Canzoni d'amore | Canti sul lavoro in filanda | Canzoni da cantastorie | Canzoni da osteria
RISPOSTA: Canzoni da cantastorie
Biblioteca di Vimercate
INDOVINELLO *A Vimercate*
Fermi tutti, state zitti!
Nel silenzio più assoluto,
i pensieri dagli scritti
vengon fuori da seduto
sotto tante bianche luci
eppur una sola rossa.
Uno studio lì conduci,
Ma poi scegli un’altra mossa:
con gli amici per gioire,
nello spazio consacrato
a distrarre e divertire,
lì ci giochi a perdifiato!
Mentre su spirale blu,
leggi agevole leggero:
s’erge a torre e spinge in su
la tua mente a farti fiero.
Il tuo fato s’infutura
Dove il tempo non si spreca
In attesa di chiusura
hic et nunc in …
Clicca per vedere la risposta all'indovinello
RISPOSTA: biblioteca
In che anno grazie al contributo della Provincia di Lecco viene ideata e realizzata la prima cartina dei sentieri di Casatenovo? Scegli fra: 1998 | 2000 | 2003 | 2009
RISPOSTA: 2003
Dove è la sede dell’associazione culturale Teatro Pedonale? Scegli fra: Concorezzo | Vimercate | Agrate | Brianza | Ornago
RISPOSTA: Agrate Brianza

Bloom – Mezzago
Bloom è un centro multiculturale caratterizzato da una ricca programmazione musicale, cinematografica, di corsi e di attività sociali e culturali autonome ed indipendenti, un progetto della Cooperativa Sociale Il Visconte di Mezzago, fondata nel 1987, con l’intento di:
- rendere accessibili nella zona della Brianza spettacoli in grado di fungere da stimolo culturale
- stimolare la produzione culturale locale
- fare in modo che questa attività creasse posti di lavoro
Bloom è sviluppi incontrollati, relazioni sul territorio, #socialisnetwork e punto di riferimento nazionale ed internazionale nella diffusione, produzione e promozione di cultura. Dal 2021 Bloom è anche ristorante con un menu di burger di carne, vegan e veggie nonché piatti speciali.
Quanti sono i soci che firmarono la costituzione della Cooperativa a cui fa capo Bloom? Scegli fra: 12 | 22 | 32 | 42
RISPOSTA: 32
Come si chiama il socio fondatore di Bloom e di Italian Blues River che ogni anno a Natale viene ricordato con un concerto blues? Scegli fra: Gianni Mangione | Marco Brambilla | Aldo Castelli | Mario Rossi
RISPOSTA: Gianni Mangione
Quante sono le sale corsi del Bloom? Scegli fra: 1 | 2 | 3 | 4
RISPOSTA: 2
Chi è Lilli Valcepina? Scegli fra: L’insegnante del corso di inglese del Bloom | L'insegnante del corso di teatro del Bloom | Uno dei fondatori del Bloom | La barista più anziana del Bloom
Cosa caratterizza i camerini del Bloom? Scegli fra: Il colore nero delle pareti | Le piccole finestrelle negli angoli | Le firme delle band | Le porte alte e strette
Da che anno il Bloom allestisce in terrazza la Premiata Pizzeria? Scegli fra: 1989 | 1997 | 2005 | 2012
RISPOSTA: 1997
Cosa caratterizzava i bagni del Bloom prima della ristrutturazione del 2021? Scegli fra: Erano uomini e donne insieme | Le porte da saloon | Erano illuminati con luci rosse | Erano sempre profumati
Come si chiama l'insegnante del corso di chitarra del Bloom? Scegli fra: Carlo Cozzi | Michele Lissoni | Gilberto Gilli Paloma | Stefano Fumagalli
Di che colore sono le pareti del BloomCinema? Scegli fra: Rosse | Blu | Verdi | Bianche
RISPOSTA: blu
Su quale sito è possibile guardare in streaming una selezione di pellicole scelte dal BloomCinema? Scegli fra: VivaCinema | TVsempre | Ambra | 1895.cloud
Nel 2020 in che modo è stato festeggiato il 34mo compleanno di Bloom? Scegli fra: Con tanti eventi a tema | Con un mega party | In diretta streaming su Facebook | Non è stato festeggiato causa COVID
Qual è il nome della storica libreria di Bloom? Segli fra: BloomLibri | BloomStory | Bloomsbury |Bloomletto
Puoi venire all'ARCI Blob di Arcore a giocare a questo gioco? Scegli fra: sì, ma devi portartelo da casa | no, i nerd non bevono e non li vogliono | sì, c'è una fornitissima ludoteca, ce l'avranno di sicuro | no, perché corrompe le giovani menti e le allontana dalla rivoluzione
Quando è stato organizzato il primo Pride in Brianza? Scegli fra: Il 6 luglio 1999 | Il 6 luglio 2009 | Il 6 luglio 2012 | Il 6 luglio 2019

Il Mondo di Emma
“Educare è anche imparare ad accogliere l’imprevisto e le piccole cose nascenti.”
La Cooperativa Sociale Il Mondo di Emma si propone di accompagnare e sostenere bambini, ragazzi, nuclei familiari ed adulti, con particolare attenzione a quelli che vivono situazioni di difficoltà, disagio personale e/o familiare o disabilità. Attraverso progetti, servizi e attività sul territorio di tipo socioeducativo, terapeutico, formativo, ricreativo e di sensibilizzazione promuoviamo il benessere delle persone con fragilità e di tutta la collettività, offrendo esperienze di qualità anche a contatto con la natura e gli animali a tutte le famiglie e alle scuole. Dal 2013 la cooperativa svolge anche percorsi di ippoterapia. Abbiamo scelto di mantenere uno stretto legame con il territorio, percependoci come una parte attiva e vitale della comunità locale e individuando il nostro territorio d’appartenenza come l’ambito prioritario in cui sviluppare la nostra azione di sensibilizzazione e mobilitazione di risorse per la promozione del benessere di bambini e ragazzi e delle famiglie. La nostra sede si trova ai confini dei comuni di Besana in Brianza, Carate Brianza e Triuggio ed è una casa immersa in un ampio parco, con orti, recinti per animali da cortile, pecore, caprette e cavalli e una piscina scoperta per l’estate. Le attività educative che proponiamo in sede hanno come comune denominatore “il fare insieme nella natura”, in quanto siamo convinti che il contatto con la natura offre opportunità di benessere ai bambini/ragazzi che hanno la possibilità di vivere esperienze autentiche e di qualità.
Quest’anno festeggiamo i 15 anni di attività e questa collaborazione con Demoela per il gioco “Brianza quiz” ci sembra un’occasione bellissima!
Parliamo degli animali presenti alla casa di Emma a Besana in Brianza: che animale è Jack? Scegli fra: Un cavallo | Un pony | Un asino | Un caprone
RISPOSTA: un pony
Come si chiama il centro estivo della cooperativa Il Mondo di Emma di Besana in Brianza, che si svolge ogni estate dall'anno 2008? Scegli fra: Estate in fattoria | Scorribanda in fattoria | Un'estate insieme Estate in natura
Il Sentiero delle Fate
A cosa servono le porticine del Sentiero delle fate di Besana in Brianza? Scegli fra: Passaggio tra le case delle fate | passaggio per scappare dagli gnomi | passaggio magico nel mondo dei bambini | per decorare gli alberi

Libreria “La ghiringhella”
Il nostro logo racconta bene la nostra vocazione: una bottiglia con un messaggio che naviga sull’acqua. Perché?
Ludovico, re di Francia, concesse nel 1502 il Privilegio (un documento ufficiale) di scavare una roggia a Giacomo Filippo Pecchi detto Fra’ Ghiringhello e a Galdino Carpano, perché portasse acqua dal fiume Lambro ai loro terreni siti ad Agrate. Ecco che la roggia si trovò a passare da Concorezzo. Ed era ben conosciuta fino agli anni ’60 del secolo scorso quando fu chiusa, perché non più utile agli scopi per cui era nata e divenuta invece fonte di inquinamento o piene incontrollate. Peccato, perché era un elemento del paesaggio cittadino molto tipico e legato a tante tradizioni locali.
La libreria infatti riprese – all’atto di nascita nel 1982 – quell’idea di presenza viva che l’acqua della roggia rappresentava per Concorezzo. Aggiunse il messaggio in bottiglia come un segno del fatto che la cultura dovesse essere fonte continua di crescita per la comunità tutta, dai più piccoli fino ai nonni,che fossero della parrocchia oppure no.
Ufficialmente poi il negozio nacque nel 1984, dopo una serie di lavori alla sede che ci ospita tutt’ora. Eugenio Corti fu lo scrittore che volle onorare il giorno dell’inaugurazione assieme al parroco e al presidente di allora, Egidio Gaiani, il 4 agosto 1984.
Da quel giorno la libreria si è mantenuta forte nel tempo – anche nei momenti difficili degli ultimi 10 anni – grazie alla volontà dei parroci, dei presidenti, dei soci, dei consiglieri, dei volontari e di tutti quei cittadini che l’hanno tenuta presente quando dovevano comprare un libro. Non solo. Oltre alla vendita, il negozio è punto di riferimento per eventi culturali, presentazioni di libri (lil grande evento pre-covid ha visto la visita di Paolo Cognetti), corsi, gite e mostre. A testimonianza del fatto che la bellezza e la conoscenza hanno molti modi di manifestarsi e la libreria ha sempre voluto dare spazio e tempo a tutte queste forme d’arte e di divulgazione culturale.
E non smetteremo di promuovere buoni libri e autori meritevoli.
Nel centro di Vimercate c'è LAB – Libri al Banco, la prima libreria indipendente con bar della Brianza. In che anno ha aperto? Scegli fra: 1997 | 2001 | 2010 | 2019
RISPOSTA: 2019
In quale anno ha aperto il primo Libraccio a Monza? Scegli fra: 1982 | 1989 | 2002 | 2005
RISPOSTA: 1982
Uno dei fondatori del Libraccio ha studiato a Monza, in quale istituto superiore? Scegli fra: Liceo Scientifico FRISI | Liceo Classico ZUCCHI | Istituto Tecnico Hensemberger | Collegio Villoresi S. Giuseppe''
Quale autrice monzese pubblica i suoi libri con Libraccio Editore, casa editrice di Libraccio? Scegli fra: Valeriana Maspero | Alessandra Carati | Silvia Frigerio | Laura Ferrario
Quante librerie Libraccio ci sono attualmente nella provincia di Monza e Brianza? Scegli fra: 2 | 3 | 4 | 5
RISPOSTA: 3
Quale atleta monzese frequentava la libreria di Piazza Indipendenza? Scegli fra: Gigi Casiraghi | Armando Sardi | Francesco Antonioli | Omar Torri
Cosa può fare un cliente nel negozio Libraccio di Piazza Indipendenza? Scegli fra: Bere un caffè | Comprare libri sottobanco | Improvvisarsi commesso | Riconoscersi nella foto storica degli anni ‘70
il Cineteatro San Luigi di Concorezzo è grande, ma quanti posti effettivi ci sono in sala? Scegli fra: 570 | 845 | 620 | 770
RISPOSTA: 770

Cascina Rampina
Cascina Rampina è un’azienda agricola a gestione familiare nel Parco della Valletta, nelle colline della Brianza lecchese. Coltiviamo con passione circa 7 ettari ad ortaggi, cereali e piccoli frutti.Alleviamo galline ovaiole e maiali liberi di pascolare. Con le nostre materie prime produciamo bontà sotto vetro (sottolio, confetture , sottaceti ecc..), farine, prodotti da forno, birra, pasta, gelati e non dimentichiamo “il monticello” sorbetto su stecco. Vendiamo direttamente in azienda, per noi è importante condividere le nostre esperienze organizzando attività didattiche con le scuole, eventi, degustazioni e giornate a porte aperte per le famiglie. Accogliamo progetti di inclusione nel mondo del lavoro di persone con difficoltà (agricoltura sociale).
Dove si trova l'Azienda agricola Cascina Rampina? Scegli fra: Monticello Brianza | Merate | Cremella | Paderno d'Adda
Quando è stata fondata l'Azienda Agricola Cascina Rampina di Monticello? Scegli fra: Nel 1982 | Nel 2008 | Nel 2000 | Nel 2018
RISPOSTA: nel 2008
Quando maturano le fragole nell'Azienda Agricola Cascina Rampina, a Monticello Brianza? Scegli fra: Aprile | Maggio | Giugno | Settembre
RISPOSTA: maggio
Quando si seminano le patate a Cascina Rampina di Monticello Brianza? Scegli fra: Gennaio | Marzo | Agosto | Ottobre
RISPOSTA: marzo
Chi raccoglie le pannocchie di mais a Cascina Rampina di Monticello Brianza? Scegli fra: La mietitrebbia | Gli uomini della cascina | Un drone Le famiglie |durante la festa del raccolto
Quali delle seguenti verdure non troverai mai nei campi di Cascina Rampina a Monticello Brianza durante l'inverno? Scegli fra: Porri | Zucchine | Radicchio | Verza
Qual è la tipologia di agricoltura di Cascina Rampina a Monticello Brianza? Scegli fra: Convenzionale | Biologica | Idroponica | Con OGM
Come si contengono le erbacce nei campi di Cascina Rampina a Monticello Brianza? Scegli fra: Con diserbanti chimici | Con aceto e sale | Con pacciamatura e zappa | Con raggi laser
Quanti metri quadri di orto ci sono alla Cascina Rampina di Monticello Brianza? Scegli fra: 1000 | 5000 | 20000 | 80000
RISPOSTA: 80000

Shirin – Campo you-pick
“Shirin è il nome del nostro nuovo progetto, nato nel 2021 in Brianza.
Un campo you-pick sbocciato come simbolo di rinascita…ma non solo, un angolo di paradiso caratterizzato da un’esplosione di colori dei tulipani che sbocciano in primavera, un labirinto di girasoli in estate e un campo di zucche in autunno.
Qui puoi raccogliere in autonomia quello che preferisci in libertà restando a contatto con la natura.”
A Usmate Velate due amici hanno affittato un campo. Cosa coltiva la loro Attività agricola? Scegli fra: Asparagi | Rosmarino | Verze |Zafferano
Quanti fiori devono raccogliere e lavorare nell'Attività "Mastri Speziali" di Usmate Velate per avere 1 g di zafferano? Scegli fra: 5 fiori |60 fiori | 180 fiori | 800 fiori
Quali birre sono prodotte dal birraio rurale solo per Biraus, Peppo e Brau? Scegli fra: Irea e Saltacavallo | Franke e CorvoNero | Cocca e HotDog | Viking e ToroMatto
Qual è la gradazione alcolica della birra OG1111 DEL Birrificio Carrobiolo? Scegli fra: 0,04 | 0,07 | 0,13 | 0,20
Quali sono gli ingredienti più "originali" utilizzati dal birra Carrobiolo di Monza? Scegli fra: Porcini per la PORCINI IMPERIAL STOUT | Datterini per la ITALIAN TOMATO ALE | Il farro e il kamut della WEISSE | Infiorescenze di canapa della GANJA E BEVI | Il caffè della Coffee-Brett
Il Birrificio Hibu produce birre di altissima qualità cercando ispirazione tra gli stili birrai di tutto il mondo. Quale tra le seguenti è stata la prima birra prodotta nel 2007? Scegli fra: Trhibu – American Ipa | Zatec – Pils | EIL – Belgian ale | Entropia - Golden Ale
Qual è il significato del simbolo di Eugin Distilleria Indipendente? Scegli fra: È un serpente stilizzato | Rappresenta la lettera “E” | Non ha alcun significato | È un simbolo medievale
Quante bottiglie vengono prodotte annualmente dall'azienda Vitivinicola Santa Croce? Scegli fra: 1000 |10000 | 500000 | 1000000
Come si chiama il consorzio vinicolo IGT delle provincia di Lecco e di Como? Scegli fra: Terre Lariane IGT | Terre brianzole IGT | Terre del vino IGT | Terre contadine IGT
In quante ore lievita il panettone della Pasticceria Comi di Missaglia? Scegli fra: 24 ore | 36 ore | 48 ore | 72 ore
RISPOSTA: 48 ore
In che anno l’Azienda agricola Maria Teresa Rigamonti a Viganó ha ottenuto la certificazione bio? Scegli fra: 1989 | 1995 | 2010 | 2014
Come si chiama la cagnolina mascotte dell’agriturismo Teresa delle fragole di Viganò? Scegli fra: Mora | Nala | Zara | Olga
RISPOSTA: Zara
Chi è la fondatrice di Wood You Italia, nata a Seregno nel 2020? Scegli fra: Maria Calastri | Altea Calastri | Francesca Viganò | Alessandra Calistri
Creare un brand da zero non è cosa semplice, da chi si è fatta aiutare la fondatrice di Wood You Italia di Seregno? Scegli fra: Una società di consulenza | Un’incubatrice | Famigliari e Amici | Dalla sorella
Quando è nato il progetto Wood You Italia? Scegli fra: Nel 2016 | Nel 2018| Durante il primo lockdown del 2020 | A seguito di un master all’estero
I prodotti Wood You Italia, Attività nata nel 2020 a Seregno come sono realizzati? Scegli fra: A mano, in Brianza | A macchina, in Italia | Industrialmente in Cina | La provenienza non è nota
Il progetto WOOD YOU esalta il profumo che contraddistingue ogni essenza, le sfumature e i disegni che insieme alla trama delle fibre rendono unico ogni manufatto. Quale materiale propone? Scegli fra: Erbe naturali | Oli essenziali | Legno | Seta
Wood You Italia è una linea di prodotti sostenibile. Perché? Scegli fra: Utilizza lo scarto di aziende tessili | Utilizza stracci macinati | Utilizza plastica riciclata | Utilizza legno di recupero
Quali prodotti realizza Wood You, attività nata a Seregno nel 2020, riutilizzando le listarelle di legno che avanzano nel ritaglio del tranciato, sfruttando l'unicità di ogni essenza? Scegli fra: Porta oggetti e porta gioielli | Fiammiferi | Diari, quaderni, braccialetti, segnalibri e biglietti | Pellet
RISPOSTA: Diari, quaderni, braccialetti, segnalibri e biglietti
La prima sede dell'Attività INTARBOR, nata in Brianza e che lavora legno da tre generazioni, è stata: Cantù | Desio | Carugo | Milano
RISPOSTA: Carugo
Chi ha fondato l’Attività famigliare INTARBOR, che vende tranciati e legnami da 50 anni? Scegli fra: Gianni Calastri | Francesco e Teodolinda Calastri | Renzo, Laura e Altea Calastri | Nessuno di loro
Oggi dove si trovano i magazzini di tranciato e legname di INTARBOR? Scegli fra: Desio e Milano | Varedo e Varigotti | Seregno e Pesaro | Sirtori e Minorca
Quali tronchi si utilizzano in Brianza per realizzare impiallacciature di qualità? Scegli fra: Tronchi da sega | Tronchi da imballaggio | Tronchi da trancia | Pioppi per cellulosa
Zoccolificio San Giorgio
Tra i paesi di Merone e Lambrugo, nella frazione di Baggero sulle rive del fiume Lambro, esiste da tre generazioni un laboratorio dove si producono e si vendono zoccoli.
Il primo a dedicarsi a a questa attività era stato Vincenzo (1905-1985) seguito dal figlio Davide (1934-2021) e poi affidato al figlio Roberto, che tuttora svolge questa attività ancora a Merone, nato nel 1965.
Fino oltre la metà degli anni ’20 ,secondo i racconti di famiglia, la miseria era diffusa e il padre diede a Vincenzo il consiglio di fare lo zoccolaio in quanto anche i più poveri avevano bisogno degli zoccoli.
Gli zoccoli venivano usati come calzature d’uso quotidiano e quindi la richiesta non sarebbe mancata,il rumore che producevano sul selciato era un elemento caratteristico del paesaggio delle nostre campagne
brianzole.
Vincenzo aveva fatto tre anni di scuola dell’obbligo e poi due da privatista, prima di andare nei paesi limitrofi ad imparare il mestiere dello zoccolaio, da come abbozzare i pezzi di legno neccessari fino alla finitura.
Secondo la testimonianza del figlio Davide una volta abbozzati, i legni venivano messi ad essicare per sei mesi in cascina in pigne poste in circolo per evitare che si formassero delle crepe.
Il lavoro manuale prevedeva la sagomatura del legno mediante due ferri,una pesante mannaia dotata di una lama quasi rettangolare, che serviva per dare forma alla parte inferiore dello zoccolo ricavando così il tacco,con due colpi netti e precisi, e un coltello a petto con cui si lavorava la parte laterale e superiore,tenendo il pezzo serrato tra le ginocchia e il basten,legato con una cinghia al tronco dell’artigiano.
Si trattava di una base di appoggio fatta di due tavolette di legno sovrapposte,la più grande delle quali sullo stomaco dello zoccolaio.
Tradizionalmente si producevano due tipi di zoccoli, uno da donna col tacco e uno da uomo con la forma più tozza se ne producevano circa 20 paia al giorno i più abili anche 30.
Nel secondo dopoguerra ,i Sangiorgio attrezzarono un laboratorio meccanizzato sfruttando la corrente del corso del fiume Lambro. I ricordi di Davide ci riportano agli inizi del suo lavoro, con l’abbandono degli studi, dopo due anni di commerciali.
Nel 1948 la bottega del padre traeva dalla ruota idraulica mossa dal fiume, l’energia per muovere gli ingranaggi collegati a due alberi che mediante pulegge e cinghie di cuoio, muovevano due seghe a
nastro, la pialla, una scavatrice e una macchina per la finitura. Eravano in 13 operai e se ne facevano 1000 paia al giorno.
I legni più usati erano tiglio, faggio e pioppo acquistati in grande quantità anche in Valtellina o nel pavese oltre a una piantagione vicino a casa di loro proprietà.
Ora l’attività è passata in mano al nipote di Vincenzo e a Roberto, figlio di Davide.
Egli fin da piccolo guardava prima il nonno e poi il papà nell’arte degli zoccoli acquisendo le prime conoscenze sul campo e fin da piccolo metteva i suoi primi chiodi sul suo banchetto imparando così pian piano, e raffinandosi nel suo lavoro per poi rilevare l’attività dopo il militare rimanendo nella ditta di famiglia che tuttora porta avanti .
Fino a poco tempo si facevano anche gli zoccoli per i gruppi folcloristi della zona tra cui i Bej di Erba, il palio di Desio e anche per la tradizionale festa dei Pasquali di Bormio e grazie alle tradizioni sembra che ancor oggi vengano riprese queste manifestazioni utilizzando proprio la tipica calzatura di un tempo.
Oggi sembra che gli zoccoli siano ritornati di moda riuscendo così a proseguire l’attività di famiglia tenendosi sempre aggiornati sia nei modelli che nei materiali.
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