Effetto Terra è uscito quest’estate ed è subito andato a ruba. Effetto Terra è un gioco di carte che ti permette di scoprire quante emissioni di CO2 producono le tue azioni quotidiane e così capire come diminuire la tua impronta. In onore del successo avuto alla Fiera di Norimberga e della candidatura al Compasso d’oro per ADIDEsignIndex come miglior progetto di design dell’anno, abbiamo chiesto all’autore, Cristian Confalonieri, già padre di Omnia, di raccontarci qualche dettaglio su Effetto Terra.
Ciao, Cristian. Vuoi raccontarci come ti è venuta l’idea di Effetto Terra?
L’idea del gioco è nata leggendo La tua impronta di Mike Berners-Lee. Il libro è un elenco molto documentato di azioni quotidiane con la rispettiva impronta di carbonio. Appena l’ho finito ho pensato che sarebbe stato utile creare delle flash-cards e le ho create quasi subito in modo amatoriale. Le carte sono rimaste nel mio zaino per un anno prima di diventare un gioco. Ero certo che ci fosse un gioco in quelle e che l’obiettivo di divulgare e rendere le persone puù consapevoli del nostro impatto ecologico giustificasse l’attesa e la ricerca. Ma se non ne avessi parlato con tante persone e sopratutto con i ragazzi di Demoela probabilmente quel mazzo sarebbe ancora nel mio zaino in cerca di una vita ludica.
Oltre a Demoela ha partecipato anche Banca Etica. Qual è stato il suo contributo?
Banca Etica che è stata fondamentale sotto diversi aspetti. Un partner del genere che decide di sposare il progetto ne certifica il contenuto, inoltre ci ha aiutato nella difficile ricerca di dati da inserire nelle carte. Ha avuto un ruolo rilevante anche nella comunicazione, sopratutto verso influencer e associazioni che operano nel settore della sostenibilità. Demoela poi non è stata unicamente l’editore ma anche un partner di sviluppo imprescindibile.
Come funziona Effetto Terra?
È un gioco semplice. Anzi, semplicissimo. Basta mettere in ordine le carte che rappresentano cose o azioni di vita quotidiana dalla più sostenibile alla più inquinante. Ci sono due modalità di gioco, una competitiva e una cooperativa, in cui tutte le persone che giocano provano a completare le nove missioni presenti nel gioco insieme. La versione cooperativa è quella che preferisco, perchè scatena la discussione tra chi gioca e raggiunge davvero l’obiettivo di divulgare conoscenza.
Quali sono state le fonti per i dati?
Oltre al libro già citato di Mike Berners-Lee e il lavoro di Banca Etica, c’è stata una grande ricerca online, che è durata quasi tre mesi. Alcune di queste fonti sono indicate nel sito del gioco, che abbiamo voluto sviluppare a supporto, proprio per approfondire i temi toccati dalle carte.
A chi si rivolge Effetto Terra?
Alle persone curiose. Ogni carta è una piccola scoperta e mi sono sorpreso che anche nelle scuole primarie si divertano e giocano volentieri tra di loro, senza che venga imposto. Inoltre si ricordano tutto! Ma anche persone più grandi, che dovrebbero essere facilitate, invece si trovano spesso spiazzate dai risultati delle carte. È un gioco molto facile da giocare ma difficile da padroneggiare.
Pensi sia un gioco adatto anche ad altre realtà, ad esempio a livello internazionale?
La sostenibilità è un tema universale. Ovviamente le carte rappresentano lo stile di vita occidentale, condivisibile con una fetta di mondo, ma non ovunque. In alcuni casi quindi, i contenuti delle carte andrebbero rivisti per combaciare con lo stile di vita del paese. Ma sono convinto che sia un ottimo strumento per divulgare cultura ambientale in modo creativo e divertente.
Ringraziamo Cristian per la sua disponibilità e per aver pensato a noi per sviluppare questo gioco. Se vuoi sapere di più su Effetto Terra visita la pagina dedicata.
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